Cosa succede dopo che muore il Papa.
Quando finisce il pontificato, cioè un Papa muore, viene avviato un processo antico, pieno di simboli e regole precise.
Questo momento segna la fine di un pontificato e l’inizio di un periodo chiamato “Sede Vacante”, ovvero il trono papale è “vuoto” ed è in attesa di un nuovo Papa.
Di seguito ecco descritti i vari passi che vengono compiuti.
1. La conferma della morte.
Naturalmente la prima cosa che accade è la conferma ufficiale della morte del Papa.
Quindi un medico certifica il decesso, però la notizia viene diffusa solo dopo che il Camerlengo, che è una figura molto importante nella gerarchia vaticana, effettua un rito simbolico.
Secondo la tradizione, il Camerlengo chiama per tre volte il Papa per nome (per esempio: “Papa Giovanni, ci sei?”) e, non ottenendo risposta, ne dichiara la morte.
Dopo il Camerlengo distrugge l’Anello del Pescatore, l’anello personale del Papa, in modo tale da evitare che venga utilizzato per falsificare documenti.
2. Inizio della “Sede Vacante”.
La “Sede Vacante” è il periodo in cui non c’è un Papa.
Durante questo periodo di tempo, il Camerlengo assume in modo temporaneo alcuni poteri per gestire gli affari ordinari della Chiesa, senza poter prendere però decisioni importanti o cambiare nulla nella dottrina.
Così il Vaticano entra in una sorta di “modalità di attesa”, poiché tutto resta fermo fino all’elezione del nuovo Papa.
3. I funerali del Papa.
Il Papa viene esposto pubblicamente nella Basilica di San Pietro per consentire ai fedeli di rendergli omaggio.
Di solito i funerali si tengono entro 4-6 giorni dalla morte e vengono seguiti da milioni di persone in tutto il mondo.
Infine il Papa viene poi sepolto in una tomba nelle Grotte Vaticane, sotto la Basilica di San Pietro.
4. Il Conclave: come si elegge il nuovo Papa.
Dopo che si sono eseguiti i funerali, i cardinali di tutto il mondo si riuniscono in Vaticano per poter eleggere un nuovo Papa. Si riuniscono nella Cappella Sistina, in un evento chiamato Conclave.
Durante il Conclave:
• I cardinali pregano, discutono e votano in segreto.
• Ogni giorno si fanno fino a quattro votazioni.
• Per essere eletto, un candidato deve ottenere almeno i due terzi dei voti.
Dopo ogni votazione, le schede vengono bruciate:
• Se il fumo che esce dal camino è nero, non c’è ancora un nuovo Papa.
• Se il fumo è bianco, significa che il nuovo Papa è stato eletto.
Fumata nera o bianca: l’attesa dell’annuncio.
Alla fine di ogni sessione, le schede vengono bruciate.
Nel caso in cui non si raggiunge la maggioranza, si aggiunge una sostanza capace di produrre fumo nero ed ecco quindi la fumata nera.
Mentre nel caso di elezione, si aggiunge un colorante in grado di generare la fumata bianca, che è segno dell’elezione del nuovo Papa.
Il cardinale decano chiede al candidato eletto se accetta l’incarico e quale nome vuole assumere.
Se accetta, si passa alla vestizione nella “Stanza delle Lacrime”, nella sacrestia della cappella
5. L’annuncio: “Habemus Papam!”
Quando il nuovo Papa è stato eletto, esce sul balcone centrale della Basilica di San Pietro.
A questo punto un cardinale annuncia al mondo:
“Habemus Papam!” (Abbiamo un Papa!)
Il nuovo Papa appare, saluta i fedeli dando la sua prima benedizione ufficiale.
La morte di un Papa è un momento importante e solenne per la Chiesa cattolica, oltre ad essere anche l’inizio di un nuovo cammino.
Mediante un rito antico e ben organizzato, la transizione avviene con rispetto, preghiera e continuità.